Sei la mia schiavitù sei la mia libertà sei la mia carne che brucia come la nuda carne delle notti d'estate sei la mia patria tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi tu, alta e vittoriosa sei la mia nostalgia di saperti inaccessibile nel momento stesso in cui ti afferro.
Nazim Hikmet
che bellssime parole Eli...:X
RispondiEliminaDavvero bella questa poesia..:)
Un :-* Cara..
pensa che è un poeta che ho scoperto ieri sera...è davvero bella,si!!!un bacio,cara :-*
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